Fazzoletto da taschino: quando e come?

C’è chi lo chiama semplicemente “fazzoletto da taschino”, chi lo chiama “pochette” e chi ancora fa una precisa distinzione tra questi due termini. Indipendentemente dai nomi e dalle classificazioni, questo estroso accessorio maschile è indubbiamente un capo in grado di conferire personalità ed originalità ad una mise altrimenti banale. In questa puntata scopriamo meglio cos’è, come si usa e soprattutto quando si usa.

Alcuni autori preferiscono distinguere il comune fazzoletto da taschino dalla pochette. Il primo sarebbe rigorosamente bianco, in cotone o in lino e si porta piegato. La pochette invece si intende in seta, tipicamente variopinta e colorata, e si porta vaporosa. In entrambi i casi si tratta di un accessorio fondamentale a completamento di un outfit elegante.

 

Quando va portato?

E’ opportuno intendere che il fazzoletto da taschino, ma ancor di più la pochette, conferiscono al proprio look un pizzico di estro. Sebbene qualche autore suggerisca di portarli sempre, molti altri – e io convengo con loro – suggeriscono che l’uso di pochette e fazzoletti dovrebbe essere limitato all’occasione. Ad esempio, un contesto lavorativo, formale e ordinario, la pochette potrebbe suonare come una nota fuori dal coro, un po’ stridula e vistosa. A maggior ragione in occasioni di severe cerimonie, come ad esempio un funerale, una pochette vaporosa e colorata sarebbe decisamente di cattivo gusto.

Il fazzoletto da taschino bianco è più formale e sobrio. Si presta bene ad occasioni formali, cene, serate e a teatro. La pochette è vagamente più sbarazzina ed informale, perfetta nel tempo libero, eventi mondani ma anche per occasioni speciali (matrimonio, cerimonie festose).

In entrambi i casi, tanto più sporgono dal taschino tanto più sono indice di estroversione e individualismo.

 

Come si indossa?

Il fazzoletto bianco si porta tipicamente piegato a rettangolo e si lascia fuoriuscire appena dal taschino. Può essere portato piegato anche a triangolo, lasciando emergere dal taschino la punta.

La pochette si porta tipicamente a sbuffo. Si afferra al centro e ripiegata con naturalezza (senza astrusi origami) si spinge all’interno del taschino, in modo da formare un piccolo sbuffo.

Soprattutto la pochette rappresenta un nota di colore e, pertanto, deve staccare sul resto dell’abbigliamento. Attenzione però che colore e disegno non siano comuni con quelli della cravatta. Ammessi (e in certa misura apprezzati) sono solo alcuni timbri in comune.

Categorie:
Eleganza classica